Dal gennaio 1993 anche l'Italia ha una legge a tutela del software (DPR 518 del 29/12/1992).

Questa legge recepisce una direttiva dell'Unione Europea (91/250) che riconosce il software come opera dell'ingegno umano e, come tale, lo protegge nell'ambito del diritto d'autore o "copyright".

Copyright

Nel 2000 è poi stata approvata, non senza contrasti, la legge 248/2000 che affronta punti come la copia di software, di film e di CD musicali.

Le leggi precedenti punivano le copie a scopo di lucro, ma consentivano la copia da parte di un privato per uso strettamente personale. La nuova legge parla invece di "profitto" e colpisce anche chi risparmia soldi nel copiare software invece di acquistarne una copia legittima. Le pene prevedono la reclusione da sei mesi a tre anni e multe da circa 2.500 a 15.000 euro.

Approfittare quindi di una di quelle offerte che pullulano su Internet, e offrono software di marca a prezzi irrisori non è consigliabile. Certamente si tratta di copie non legittime, e acquistarle potrebbe esporti (anche se li utilizzi esclusivamente per uso personale e nell'ambito di casa tua) alle pene di cui sopra.


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