Sia pure con un certo ritardo rispetto alle aziende private, anche la Pubblica Amministrazione ha cominciato ad utilizzare in maniera adeguata l'informatica e le moderne tecnologie di comunicazione.

Nel 2000 il Comitato dei Ministri per la società dell'informazione ha varato un piano denominato "E-government" che ha lo scopo di modificare sostanzialmente il rapporto di cittadini e imprese con la Pubblica Amministrazione.

Secondo questo piano sarà presto possibile usufruire in Rete dei servizi della Pubblica Amministrazione, utilizzando una "identità informatica".

Naturalmente per farlo sarà indispensabile utilizzare una "firma digitale" per garantire l'autenticazione, l'integrità e l'accettazione dei documenti inviati.

E' prevista anche l'introduzione di una "Carta di identità elettronica (CE)" per l'identificazione e l'autenticazioni di coloro che usufruiranno del servizio con transazioni in Rete.

Attualmente ci sono già molti dati della PA in rete ma non essendo possibile garantire l'identità di chi vi accede, si tratta solo di dati pubblici, che tutti possono consultare.

Se vogliamo, invece, realizzare in Rete servizi evoluti come la comunicazione di dati ai soli aventi diritto, l'emissione e la ricezione di atti verso terzi, la possibilità di consentire i pagamenti via Internet, è necessario passare ad un sistema di identità digitale, in cui gli utenti siano identificati in modo forte e certo.

identità digitale

 

Per quanto riguarda le tecnologie per l'identità digitale, nella prima lezione abbiamo già parlato di sistemi basati sulla crittografia a chiave pubblica. Questa utilizza due chiavi (una pubblica ed una privata) che consentono servizi come l'autenticazione del mittente (garanzia dell'identificazione), l'autenticazione del messaggio (garanzia che esso non è stato manipolato) e riservatezza del messaggio (garanzia di segretezza).

Chiavi

Il rilascio dei certificati elettorali e l'elaborazione e la trasmissione al Ministero degli Interni dei risultati delle elezioni rappresentano i primi esempi di transazioni, effettuate con la PA.

Un altro settore già da tempo informatizzato è il PRA, cioè il registro nel quale sono iscritte tutte le autovetture circolanti in Italia. Di conseguenza consente anche l'identificazione dei proprietari in casi di incidenti.

PRA

Anche le dichiarazioni dei redditi possono essere inoltrate per via telematica, evitando le lunghe code agli sportelli che molti di noi hanno sperimentato negli anni scorsi.

La strada dei servizi della PA informatizzata mostra nel suo futuro altre cose importanti come il voto elettronico.

voto elettronico

Questa possibilità renderebbe possibile, ad esempio, la realizzazione rapida ed a costi bassissimi di referendum su moltissimi aspetti della vita politica del Paese. Di fatto si avrebbe una democrazia sul tipo di quella Ateniese, in cui la "agorà" verrebbe efficacemente sostituita dalla Rete (anche se il dibattito sugli aspetti non tecnici di questa cosa è molto vivace).