Ancora oggi il lavoro nelle fabbriche è basato sugli studi e le applicazioni di due ingegneri americani, Taylor e Ford, che hanno razionalizzato il processo produttivo e hanno introdotto la catena di montaggio.

Per molto tempo questo tipo di organizzazione del lavoro ha avuto una notevole efficacia dato che gli impianti produttivi avevano grandi dimensioni ed erano tanto rumorosi ed inquinanti da non poter essere costruiti nelle città.

Ora, però, la maggior parte delle persone non svolge più lavori manuali, ma "compiti mentali" e la materia prima non è più fatta di materiali ingombranti, ma da informazioni elaborate tramite computer e facilmente trasferibili ovunque in tempo reale.

Si può allora pensare che, almeno per una parte significativa dei lavoratori, sia superfluo recarsi in ufficio per svolgere un compito che potrebbe agevolmente svolgere a casa propria.

La risposta a questa nuova esigenza è il telelavoro, cioè una modalità operativa assai flessibile, resa possibile ed efficiente dai moderni mezzi di comunicazione.

Telelavoro

Gli elementi caratteristici del telelavoro sono:

La distanza - I telelavoratori agiscono a distanza dall'azienda e non fra di loro.

L'interdipendenza funzionale e l'interconnessione operativa - I soggetti, anche se fisicamente distanti, mantengono una interdipendenza funzionale fra di loro e con l'azienda, grazie alle nuove tecnologie.

La flessibilità - Questa situazione consente una erogazione estremamente flessibile nell'impiego e nelle pratiche di lavoro.

Insomma il telelavoro rappresenta una modalità di prestazione d'opera non più legata al tempo ed allo spazio, ma dipendente solo dai risultati e adeguata al ritmo di vita di ciascuno.

Dato il notevole interesse che attualmente esiste per questa nuova modalità operativa, sono state studiate diverse forme di telelavoro:

L'ufficio satellite - Una impresa può creare un ufficio in un'area distante dalla sua sede per rispondere ad esigenze strategiche (nuovi mercati), gestionali (riduzione dei costi) oppure operative (struttura più diffusa e capillare).

La teleimpresa - Una struttura può offrire a distanza prodotti e servizi facendo uso delle tecnologie dell'informazione. In questo caso produzione e fornitura vengono realizzate per clienti distanti, tramite reti di comunicazione.

Il lavoro mobile - In questo caso non esiste una sede fissa di lavoro e i dipendenti possono connettersi alla sede centrale dal luogo di svolgimento della loro attività (sede del cliente) o da altri luoghi (abitazione, albergo, ufficio di appoggio ecc.). Molte grandi multinazionali stanno utilizzando questa modalità per i loro venditori, che non sono più costretti a perdere tempo nell'iniziare sempre il loro giro di visite a partire dalla sede centrale, ma possono operare più vicino alla localizzazione dei propri clienti.

Il telecentro - Si tratta di un ufficio dotato di tutte le moderne tecnologie per la comunicazione a distanza. Questa struttura può essere creata da una azienda ad uso di un gruppo di dipendenti che si troverà così ad operare ad un passo da casa, ma anche da una impresa che mette a disposizione questa struttura di utilizzatori, appartenenti ad aziende diverse, a lavoratori autonomi, a professionisti o a piccoli imprenditori.

I centri di quartiere - Nelle grandi città, il cui il tragitto casa-ufficio e viceversa, fatto nelle ore di punta, può costare anche un paio di ore ogni giorno, la creazione di uffici di quartiere consente sia di eliminare in gran parte questi inconvenienti, sia di avere orari più flessibili grazie alla vicinanza con l'abitazione.

Il telelavoro a domicilio - Questa modalità è forse quella che più svincola il lavoratore da orari e luoghi di lavoro. Può essere utilizzato sia da lavoratori di una azienda, sia da lavoratori autonomi che hanno diversi clienti (forse ricorderai alcuni film americani in cui il servizio di segreteria telefonica è svolto da persone che operano da casa propria).

Come in tutte le cose di questo mondo il telelavoro presenta vantaggi e svantaggi; i vantaggi possono essere così riassunti:

Per la Società - Ci sono consistenti benefici ambientali (trasporti, inquinamento ecc.), più facile integrazione di gruppi svantaggiati, sviluppo economico di regioni lontane dai normali centri di lavoro.

Osserviamo solo che mentre paesi come l'Irlanda hanno saputo approfittare di questa nuova opportunità per trasformare in telelavoro una percentuale non trascurabile di posti di lavoro e per crearne altri. In Italia il telelavoro non ha ancora raggiunto uno sviluppo adeguato.

Fra gli svantaggi possiamo elencare:

 


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