Esaminiamo anche i principali tipi di periferiche specializzati nella funzione di output

Il monitor - Chiamato anche video o display, è la periferica di output per eccellenza, che permette di visualizzare le informazioni grafiche e testuali e di vedere il risultato dell'interazione con il PC. Oggi il mercato offre diverse tipologie di monitor. I più diffusi sono quelli a tubo catodico detti CRT , si stanno però diffondendo rapidamente gli schermi a cristalli liquidi, detti LCD (Liquid Cristal Display). Questi occupano molto meno spazio perchè il loro spessore è bassissimo, ma il loro costo è ancora molto più alto di quello dei corrispondenti CRT.

Le dimensioni dei monitor si misurano in pollici (di diagonale dello schermo). Le dimensioni più diffuse sono di 15" o 17" ma esistono anche monitor da 19", 20" e 21" destinati prevalentemente alla grafica e ad usi professionali.
A seconda delle caratteristiche del monitor e della scheda video si possono avere varie risoluzioni: per un 15" la risoluzione normale è 800x600, mentre con un 21" è possibile impostare anche una risoluzione di 1280x1024 pixel.

Video CRT

Video CRT

Video LCD

Video LCD

Gli schermi – Soprattutto per applicazioni professionali, per riunioni, conferenze ecc. vengono utilizzati i cosiddetti videoproiettori, dispositivi collegati al computer che sono in grado di proiettare immagini su schermi anche di grandi dimensioni.

Videoproiettore

La stampante - La stampante è la periferica che permette di riportare sulla carta ciò che appare sul monitor, o comunque testi, grafici ed immagini che si desidera avere con un output permanente.

Nei primi tempi dell'informatica, le stampanti più diffuse erano quelle cosiddette ad impatto, nelle quali un carattere (o una serie di aghi che riproducevano il carattere) veniva fatto battere su un nastro inchiostrato che a sua volta premeva sulla carta e lasciava il segno.
Attualmente le stampanti più diffuse sono le ink jet e le stampanti laser. Le stampanti ink jet sono costituite da testine di stampa su cui sono caricate le cartucce d'inchiostro. Nelle testine ci sono piccolissimi iniettori che, mentre la testina si sposta in orizzontale, spruzzano sul foglio microscopiche goccioline di inchiostro ad alta pressione. Sono le più diffuse in quanto la loro affidabilità è ormai molto alta.
Il loro costo è contenuto anche nelle versioni a colori.
Le stampanti laser sono invece basate su un fascio di luce laser che traccia sul rullo la stampa finale, e lo carica elettrostaticamente. La polvere di inchiostro del toner, cioè la cartuccia, è attirata dalle zone elettricamente cariche e successivamente trasferita e fissata ad alta temperatura al foglio di carta che passa sul rullo.
Le stampanti laser sono più costose (anche se intrinsecamente più precise) delle ink jet. Ne esistono anche modelli a colori che sono però molto costosi.

Stampante

I plotter – Si tratta in un certo senso di stampanti molto particolari, in grado di stampare per una larghezza notevole, anche oltre il metro. Funziona con un rotolo di carta che permette una lunghezza dell'elaborato a piacere.

Plotter

Normalmente vengono utilizzati per la stampa di progetti edilizi, meccanici o elettronici.

Altoparlanti – Naturalmente se sono previsti i microfoni come dispositivi di input, occorre prevedere i corrispondenti dispositivi di output, capaci di fare ascoltare i suoni registrati sul computer: tali dispositivi sono appunto gli altoparlanti.

Altoparlanti